venerdì 5 novembre 2010

QUARTA PUNTATA

ORO BLU. LA MADRE ACQUA

IL PIU' GRANDE PATRIMONIO DELL'UMANITA'

L’acqua è fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e quant'altro.. E’ dolce, salata, salmastra, è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia; è piacere e paura, nemica ed amica, è confine ed infinito, è cambiamento e immutabilità ricordo ed oblio. Dalla terra nasce l'acqua, dall'acqua nasce l'anima...
Eraclito - Frammenti

(...) Laudato sii, mio Signore, per sora acqua, la quale è molto utile, e umile, e preziosa e casta.
Francesco D'Assisi – Cantico delle creature

Veniamo dall'Africa, dall'America Latina, dal Nord America, dall'Asia e dall'Europa. Ci siamo riuniti nel 1998¹ con nessun'altra legittimità o rappresentatività se non quella di essere cittadini preoccupati dal fatto che 1 miliardo e 400 milioni di persone del pianeta su 5 miliardi e 800 milioni di abitanti non hanno accesso all'acqua potabile. Il rischio è tale che nell'anno 2020, quando la popolazione mondiale sarà di circa 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all'acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi.
Questo è inaccettabile.Possiamo e dobbiamo impedire che l'inaccettabile diventi possibile.
 Dal Manifesto dell’acqua 1998 per il Contratto mondiale sull’acqua

In quanto fonte di vita insostituibile per l'ecosistema, l'acqua è un bene vitale che appartiene a tutti gli abitanti della Terra. L'acqua è patrimonio dell'umanità. La salute individuale e collettiva dipende da essa. L'agricoltura, l'industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa. L'acqua non è paragonabile a nessun'altra risorsa: non può essere oggetto di scambio commerciale di tipo lucrativo.
Sul nostro pianeta ci sono ancore troppe guerre legate all’acqua perché molti stati continuano a usare l’acqua come strumento dei loro interessi, al fine di acquisire potere sulla regione circostante.
Dal Manifesto dell’acqua 1998 per il Contratto mondiale sull’acqua
In trasmissione sono state lette poesie di:
Emily Dickinson
Erri De Luca
Giuseppe Ungaretti
Federico Garcia Lorca
Pablo Neruda
Thomas Eliot

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