Tomas Transtromer |
1° PUNTATA DEL NUOVO CICLO 2011-2012
o ascoltaci in replica Domenica 23/10/2011 alle 13,00 su Radio Kairos
Omaggio al Premio Nobel per la letteratura 2011
il poeta svedese Tomas Transtromer
PALAZZO
Entrammo. Un’unica enorme sala,
Silenziosa e vuota, dal pavimento
Come ghiaccio per pattinare. Abbandonato.
Tutte le porte chiuse. L’aria grigia.
Silenziosa e vuota, dal pavimento
Come ghiaccio per pattinare. Abbandonato.
Tutte le porte chiuse. L’aria grigia.
Alle pareti dai quadri si affollavano
Immagini senza vita: scudi,
Bilance, pesci e figure di combattentiImmagini senza vita: scudi,
In un mondo sordomuto sull’altro lato.
Una scultura era esposta nel vuoto:
Da solo in mezzo alla sala un cavallo.
Dapprima non lo notammo
Presi da tutto quel vuoto.
Da solo in mezzo alla sala un cavallo.
Dapprima non lo notammo
Presi da tutto quel vuoto.
Più debole di un sospiro in una conchiglia
Era il suono, e le voci dalla città
Salivano in quella stanza deserta,
Mormorando e cercando un potere.
Era il suono, e le voci dalla città
Salivano in quella stanza deserta,
Mormorando e cercando un potere.
Ma anche altro, qualcosa di oscuro
Si installò sulla soglia dei nostri sensi
Senza oltrepassarla.
Scorreva la sabbia nelle clessidre mute.
Si installò sulla soglia dei nostri sensi
Senza oltrepassarla.
Scorreva la sabbia nelle clessidre mute.
Era ora di muoversi.
Ci avvicinammo al cavallo. Era gigantesco,
Nero come un ferro. Un’immagine del potere stesso
Rimasta dopo che i principi se ne erano andati.
Ci avvicinammo al cavallo. Era gigantesco,
Nero come un ferro. Un’immagine del potere stesso
Rimasta dopo che i principi se ne erano andati.
Il cavallo parlò: “Io sono l’Unico.
Ho disarcionato il vuoto che mi cavalcava.
Questa è la mia stalla. Cresco lentamente.
E mangio il silenzio che regna qui dentro”.
Ho disarcionato il vuoto che mi cavalcava.
Questa è la mia stalla. Cresco lentamente.
E mangio il silenzio che regna qui dentro”.
LE PIETRE
Sento cadere le pietre che abbiamo gettato,
cristalline negli anni. Nella valle
volano le azioni confuse dall’attimo
gridando da cima a cima degli alberi, tacciono
nell’aria più leggera del presente, planano
come rondini da cima
a cima dei monti finché
raggiungono l’altopiano più remoto
lungo la frontiera con l’aldilà.
Là cadono
le nostre azioni cristalline
su nessun fondo,
tranne noi stessi.
cristalline negli anni. Nella valle
volano le azioni confuse dall’attimo
gridando da cima a cima degli alberi, tacciono
nell’aria più leggera del presente, planano
come rondini da cima
a cima dei monti finché
raggiungono l’altopiano più remoto
lungo la frontiera con l’aldilà.
Là cadono
le nostre azioni cristalline
su nessun fondo,
tranne noi stessi.
In trasmissione sono state lette poesie di: Tomas Transtromer (Svezia), Wallace Stevens (Stati Uniti), Tomas Salamun (Slovenia), Alejandra Pizarnik (Argentina), Luz Mary Giraldo (Colombia)
I nostri autori del giorno: Michela Zanarella
Letture: Caterina Renzi, Roberta Bartoletti, Milena Belli
I nostri autori del giorno: Michela Zanarella
Letture: Caterina Renzi, Roberta Bartoletti, Milena Belli
Nessun commento:
Posta un commento