giovedì 3 marzo 2011

SEDICESIMA PUNTATA

IL MALE OSCURO
Quando i poeti incontrano il suicidio

AMELIA ROSSELLI
Dalle raccolte: Sleep e Documento
Un tenero sonetto è tutta la forza che ho
di creare, piena facile vita che io ho sempre e poi sempre
di nuovo e di nuovo distrutta, ma era dio a gridare
dentro di me spegnete tutte
le luci! Nessun amore sia concesso a colui che
odia ogni amore tranne la vita
scritta su carta, là scorre il mio
seme folle alla  morte
con la terra che sembra tremare di coincidenze
non ho fiato per gridare la mia indifferenza
Tu non eri pronta
non essendo pronta riflettevi
non v’era caso più pietoso che il tuo
strillare dal profondo
affranta dal doppio gioco.
Un mercato! ottima mercantessa! diventerò!
padrona di casa che murava gli obblighi
una madre coscienziosa un padre almanacco
sempre lo stesso volto a volteggiare
apparato respiratorio trafugavo dall’estero
la fame totale e costante.
…………………………….
Ho distinto tra la vostra morte e la mia
la mia non ha spazio: ha divisioni
speciali per chi marca il passo.

VERRÀ LA MORTE…

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi -
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti. 

In trasmissione sono state lette poesie di: Vladimir Majakovskij,Primo Levi,Cesare Pavese, 
Antonia Pozzi, Marina Cvetaeva,Amelia Rosselli


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