giovedì 18 novembre 2010

SESTA PUNTATA

LE PAROLE DEL SILENZIO. Poesie e dialoghi sulla libertà


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt  Brecht
…Come si può lottare per la libertà senza armi? Fabbricandole, oppure fabbricando vestiti e alimenti. Ma c'è un altro modo di lottare senza armi per la libertà. Possiamo lottare con la mente; fabbricare delle idee, le quali possano aiutare un giovane soldato che combatte a vincere il nemico...Ma perché le idee siano efficaci, dobbiamo essere in grado di accendere la loro miccia. Dobbiamo metterle in azione. .. Lottare mentalmente significa pensare contro la corrente, e non a favore di essa.
Virginia Woolf

I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana[...]. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto… Quando l'impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile… Ma è mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca… Il male è banale. Solo il Bene ha profondità, e può essere radicale.
Hannah Arendt
In trasmissione sono state lette poesie di:
  1. Bertolt Brecht
  2. Giuseppe Ungaretti
  3. Wislawa Szymborska
  4. Nelly Sachs

 



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